Argomento 2: L’approccio intergenerazionale nella gestione dei gruppi

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Per gestire efficacemente gruppi di persone eterogenee mai incontratesi prima, è imprescindibile pianificare e prepararsi in modo accurato, indipendentemente dal contesto e dalle circostanze. In particolare, quando si riunisce un gruppo multigenerazionale, è fondamentale prestare attenzione alla gestione di stereotipi e pregiudizi, alle differenze di comunicazione e alle aspettative legate all’età. È quindi essenziale dedicare tempo ed energia per affrontare tali sfide e garantire che la riunione sia inclusiva e produttiva per tutti i partecipanti.

CINQUE PRINCIPI FONDAMENTALI DA OSSERVARE NELLA GESTIONE DEI GRUPPI INTERGENERAZIONALI:

  • EVITARE GLI STEREOTIPI: Durante le pratiche intergenerazionali, alcuni stereotipi legati all’età possono essere involontariamente rafforzati, si possono attribuire qualità positive a interi gruppi, come “tutti gli anziani sono saggi” o tutti “gli adolescenti usano molto bene le nuove tecnologie”, ecc. Anche se gli stereotipi positivi possono sembrare innocui, è importante riconoscere che tutti gli stereotipi possono avere un effetto dannoso.
  • STIMOLARE IL DIALOGO: Favorire la formulazione di domande, stimolare la discussione, incoraggiare e valorizzare tutte le opinioni.
  • ENFATIZZARE L’APPRENDIMENTO: Assicurarsi che i partecipanti abbiano chiari gli obiettivi di ogni attività, Includere una riflessione alla fine delle attività, adottare prospettive multidisciplinari.
  • PENSARE ALLA “SOSTENIBILITÀ”: Utilizzare materiali didattici accessibili, flessibili e facili da usare per tutti.
  • PROGETTARE ATTIVITÀ ADEGUATE ALLO SVILUPPO: Considerare i punti di forza e i limiti dei partecipanti (in termini di mobilità, esperienza e funzionamento cognitivo).

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Il gruppo è qualcosa di più, o meglio, qualcosa di diverso dalla somma dei suoi membri, ha una struttura propria, uno scopo speciale e relazioni particolari con altri gruppi. Ciò che costituisce la sua essenza non è la somiglianza o la dissomiglianza tra i suoi membri, ma la loro interdipendenza.

– Kurt Lewin, 1948 –

Le pratiche intergenerazionali possono imbattersi in diversi tipi di ostacoli, possono esserci barriere tra organizzazioni, tra partenariati, ma soprattutto tra individui:

  • Senso di inadeguatezza dei partecipanti rispetto alle attività di apprendimento proposte
  • Presenza di pregiudizi, atteggiamenti negativi o diffidenza tra le generazioni
  • Presenza di stili comunicativi diversi, compreso l’uso di terminologia e gergo tipici del proprio gruppo generazionale
  • Differente percezione del tempo e di conseguenza della durata delle attività di apprendimento
  • Presenza di barriere fisiche o pratiche, come l’accesso agli edifici, il trasporto e la mobilità di alcuni partecipanti, ecc.

BUONE PRATICHE PER LA GESTIONE DEI GRUPPI INTERGENERAZIONALI:

  • Stabilire aspettative e ruoli chiari per ogni membro del gruppo. Assicurarsi che tutti comprendano le proprie responsabilità e il modo in cui il loro lavoro contribuisce al successo del gruppo.
  • Incoraggiare la comunicazione aperta e la collaborazione. Creare un ambiente in cui tutti si sentano a proprio agio nel condividere idee e opinioni.
  • Rispettare le diverse prospettive. Riconoscere che le diverse generazioni possono avere modi diversi di vedere le cose, essere disposti all’ascolto..
  • Sfruttare i punti di forza di ciascuna generazione. Ogni generazione apporta competenze ed esperienze uniche. Trovare il modo per capitalizzare questi punti di forza in modo da creare un team più forte.
  • Celebrare i successi. Enfatizzare i successi del team nel suo complesso e riconoscere i contributi individuali. Questo aiuterà a promuovere un senso di unità e collaborazione.
  • Fornire feedback costruttivi per aiutare i membri del team a crescere e svilupparsi. In tal modo si garantisce che tutti lavorino per il raggiungimento degli stessi obiettivi.

CONSIGLI GENERALI PER LA GESTIONE DEI GRUPPI INTERGENERAZIONALI:

  • Creare l’ambiente di apprendimento: Realizzare attività di gruppo che coinvolgano generazioni diverse e/o lavori a coppie abbinando esperti e principianti; Utilizzare i social media per rafforzare la coesione del gruppo..
  • Agire in base alle differenze generazionali: Parlare il linguaggio delle diverse generazioni; sottolineare l’importanza dell’esperienza alle generazioni più giovani; fare valutazioni tenendo conto delle differenze generazionali; Sviluppare modelli di comunicazione adatti alle diverse generazioni;
  • Accrescere la motivazione: Assegnare responsabilità in modo equo e bilanciato tra le diverse generazioni; Far sentire le generazioni più anziane preziose e valorizzate, dividendo il carico di lavoro in modo adeguato alle loro capacità.
  • Sostenere lo sviluppo personale: Incoraggiare le generazioni più anziane ad essere innovative e amanti della tecnologia; Supportare costantemente tramite orientamento e consulenza; Analizzare i bisogni valutando il livello di conoscenza dei partecipanti.
  • Creare rispetto e comprensione intergenerazionale: Evitare comportamenti e usi del linguaggio che possano anche involontariamente causare conflitti generazionali; Accrescere le capacità di empatia; Considerare le idee di tutti.